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IL POMODORO IL RE' DELLA DIETA MEDITERRANEA

In Italia il pomodoro fece la sua comparsa negli anni della dominazione spagnola. Fu il Vicerè di Napoli che, dalla Spagna, lo importò nel Meridione d’Italia  il cui clima favorevole diede vita a frutti più grandi e di colore arancione-rosso  così attraenti da spingere il popolo al loro consumo. Gli Italiani del Sud, dunque, conobbero il pomodoro quasi un secolo prima di tutti gli altri paesi Europei gustandoli, tra l’altro, nei più svariati modi: crudi o cotti, in salsa o fritti nell’olio, nelle minestre o nelle zuppe. Divenne fin da subito l’alimento base del popolo meridionale; ci volle la spedizione garibaldina dei Mille per la sua diffusione nel Nord. In Europa, il pomodoro fu conosciuto durante le pestilenze e le carestie dei secoli XVII e XVIII quando, mancando il grano non solo la plebe, ma anche i ricchi, dovettero cercare alimenti alternativi. In Gran Bretagna e in Germania, le bacche vennero utilizzate per preparare minestre dal caratteristico sapore acidulo, mentre in Francia la corte dei re le impiegò per “piatti afrodisiaci”. Fu nel 1890, dopo l’Unità d’Italia, che Francesco Cirio  decise di insediare i suoi stabilimenti produttivi a Napoli ove il pomodoro era ormai una realtà ben abbinata alla pasta proveniente dalla vicina Gragnano (i maccheroni).

Il connubio pomodoro-pasta fu così vincente che, in seguito, tante aziende cominciarono ad impiantare nuovi opifici sul territorio campano per la produzione dei pomodori. Il nome“pomodoro”, fu attribuito dal padre della botanica italiana, Pietro Andrea Mattioli  (1501-1577) che introdusse la denominazione mala aurea, in seguito tradotto letteralmente “pomo d’oro” per le sue proprietà afrodisiache tanto che, nelle diverse lingue europee, si ritrovarono ben presto espressioni tipo love apple, Liebesapfel, pomme d’amour (o pomme d’or), e pumu d’amuri in Sicilia. Il pomodoro è un ottimo alleato della linea perché povero di calorie ed è considerato il re della Dieta Mediterranea . La pianta del pomodoro necessita di molta acqua  e può raggiungere un’altezza di circa 2 metri tanto da dover essere sorretta da canne di bambù per il peso eccessivo dei suoi frutti: ne esistono di varie dimensioni e colori a seconda della tipologia. Tra quelle più conosciute i pomodori San Marzano , i Piccadilly, i Datterini, Perino, i Ramato e i Cuori di Bue . Nel mondo, la trasformazione del pomodoro raggiunge circa 60 milioni  di tonnellate Ia percentuale dell’Europa si attesta intorno al 15%, mentre solo l’Italia la supera con il 50% grazie ad una produzione di circa 7milioni  di tonnellate. I pomodori sono costituiti per la maggior parte da acqua e da un contenuto di grassi irrisorio, con un conseguente apporto calorico molto basso, hanno infatti solo 18 calorie per 100 grammi. Sono fonte di preziosi nutrienti, soprattutto di potassio, fosforo, vitamina C, vitamina K e folati. Il colore rosso è dovuto ad un antiossidante, il licopene, la cui azione è coadiuvata da altri due antiossidanti ossia luteina e zeaxantina. La presenza delle suddette sostanze, in particolare il licopene, conferiscono al pomodoro proprietà antiossidanti, diuretiche,e preventive. Grazie a tutte queste proprietà, il pomodoro è davvero un alimento che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole!

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